L’arte che si ispira ai videogiochi, così come l’arte dei videogames, sono due categorie fondamentali nel mondo delle culture digitali. Sono basilari perché rappresentano una sorta di interfaccia tra il mondo fisico e quello virtuale, perché sono un linguaggio imprescindibile per chi, da fuori, vuole avvicinarsi ai territori dei mondi virtuali e dei videogame, anche solo come visitatore curioso. Da tanto tempo si parla della necessità di codificare un’estetica degli stili delle architetture videoludiche e di quelle presenti nei mondi virtuali. Io stesso nel 2006 avevo proposto qualche categoria in Virtual Geographic, un bellissimo libro di Ivan Fulco. Di pari passo è fondamentale individuare i talenti, gli artisti e i creativi, che si cimentano con l’arte videoludica. Di questo si occupano da undici anni gli esperti di Neoludica, facendo conoscere attraverso un lavoro attento e meticoloso i protagonisti dell’arte che si eprime attraverso la Game Culture.
Proprio in questi giorni è in programma un’interessante mostra promossa da Neoludica: “Tra manga e videogame”, Curata da Debora Ferrari e Luca Traini, insieme a Ambra Bonaiuto di E-Ludo Lab e Biancamaria Mori, con la partecipazione degli artisti di Neoludica e la partnership di API e Ubisoft, la mostra verte sulle “game art” e sugli “artisti digitalisti italiani”. Come spiega Debora Ferrari, “in mostra sono presenti una settantina di opere ideate da alcuni dei protagonisti della Game Art. Sono artisti che si ispirano al mondo dei videogiochi o che lavorano all’interno dell’industria videoludica. In tal modo c’è una panoramica degli artisti digitalisti”.
La mostra, che in origine doveva essere allestita fisicamente nello stand ufficiale di MGWArt, alla Milan Games Week, come dal 2011, è stata trasferita in uno spazio virtuale, percorribile in 3D come nello scenario di un videogioco. Per visitare la mostra si può scaricare la app E.V.A. © (solo per PC), che, grazie alla tecnologia del videogioco, permette di esplorare un museo interattivo con mouse e tastiera. Gli ambienti, molto evocativi, ideati da Biancamaria Mori, Aurora Di Napoli e Francesco Rossini, ospitano le opere di artisti emergenti del panorama italiano della Digital Art, della Virtual Photography e della Game Art. La creazione della app è stata resa possibile dalla sponsorizzazione di API srl Milano e da un lavoro in team di Neoludica con gli sviluppatori.
“In realtà”, come spiega Debora Ferrari, “le mostre sono due: una, scaricabile dal sito di RomeVideoGameLab, è dedicata a Fellini e Asimov, l’altra, scaricabile dal sito di API, è dedicata ai manga“.
Un corner particolare, sempre virtuale, sarà dedicato all’arte di Assassin’s Creed ® con Ubisoft Italia. Artisti in mostra: Samuele Arcangioli, Luca Baggio, Cristiano Bonora, Emanuele Bresciani, Ida Cirillo, Giulia Colombo, Francesco Delrio, Alessandro Dimauro, Davide Di Tria, Francesco Favero, Valeria Favoccia, Federico Ferrarese, Claudia Gironi, Daniela Masera, Biancamaria Mori, Monique Pasini, Mauro Perini, Ivan Porrini, Giuditta Sartori, Filippo Scaboro, Cristian Scampini, Federico Vavalà e molti altri che sono sul primo Catalogo degli Artisti Digitalisti Italiani edito da Trarari TIPI.